Descrizione
D’Alessandro è in rela- zione con gli attivisti del “sociale” perché condivide con loro fatiche e speranze, entusiasmi e delusioni; e ha ben presente il valore quanto i limiti dei “buoni”, in un tempo privo di speranze condivise, azioni collettive e in sostanza di “politica”. Non è facile la vita degli operatori sociali, oggi perlopiù volontari mossi dalla responsabilità verso i marginali e gli esclusi; non hanno rappresentanza politica e trovano aiuto quasi solo in una certa Chiesa. Che fare ancora per resistere all’isolamento e cambiare la realtà, tra ferocia e declino? Prefazione di Goffredo Fofi.