Descrizione
Nei saggi di questo libro, Maurizio Testa analizza lo stile di scrittura di Simenon individuando tre tempi differenti della sua letteratura; Marina Geat rilegge la corrispondenza epistolare con Federico Fellini; Andrea Rabbito si sofferma sulla poetica simenoniana in relazione al cinema felliniano e a quello di Jean Renoir. Roberto Chiesi confronta il romanzo Les Fantômes du Chapelier (1949) al film che nel 1982 ne ha tratto Claude Chabrol, esempio di fedeltà e al tempo stesso di libertà creativa da parte di un cineasta da sempre in empatia con lo scrittore belga, come dichiara lo stesso Chabrol in un’intervista qui pubblicata per la prima volta in traduzione italiana. Denis Brotto esamina la funzione espressiva degli ambienti nel film che Mathieu Amalric ha tratto dal romanzo La chambre bleue; mentre Bepi Vigna ripercorre le alterne fortune che le creazioni di Simenon hanno avuto nell’ambito dei fumetti e dell’illustrazione; infine, Alessandro Macis traccia un parallelo fra le personalità femminili che hanno attraversato la vita dello scrittore e le protagoniste di alcuni suoi romanzi.