Descrizione
quali sono le regole che permettono al soprannaturale di manifestarsi all’interno di una finzione letteraria? in che modo in un racconto s’infiltrano entità, rapporti o eventi «in contrasto con quelle leggi della realtà che sono sentite come normali o naturali»? e fino a che punto un testo pretende che si creda ai prodigi cui dà vita? francesco orlando analizza la pluralità di forme che il soprannaturale letterario ha assunto lungo i secoli e costruisce un originale e innovativo discorso critico, che gli permette di ampliare la portata e varcare i limiti cronologici delle precedenti teorie sul «fantastico». per orlando il soprannaturale letterario esprime la storia segreta e contrastata dei rapporti che gli uomini hanno intrattenuto con l’irrazionale e con il cosiddetto principio di realtà, racconta la resistenza opposta dagli individui alle esigenze di realtà e verità che tutte le civiltà impongono, il loro bisogno liberatorio di credere all’impossibile. l’autore propone una casistica in grado di riordinare, grazie a poche grandi categorie di riferimento, una fenomenologia letteraria che altrimenti risulterebbe magmatica e informe, e che gli consente di avvicinare, tra analogie e differenze, omero e i racconti di fantasmi, ariosto e le fiabe di perrault. il saggio bilancia con finezza esempi testuali e teoria, in una serie di appassionanti letture di alcuni grandi classici (gerusalemme liberata, amleto, don chisciotte, faust, hansel e gretel, il giro di vite, la metamorfosi, il maestro e margherita…) sui quali, grazie a questo esercizio di critica tematica e comparata, l’autore getta nuova luce. prefazione di thomas pavel.