Interverranno
Eleonora Mancini, giornalista,
Manuel Rossi, archivista
Sinossi del libro
Questo libretto è un modo per dichiarare l’amore per la propria lingua, e come essa sia davvero quella dei luoghi dove si vive, perché nulla ci fa sentire vicini come le parole vernacole che pronunciamo.
L’autore, “essendo pisano senza vergognarsene troppo” ha selezionato alcuni detti, d’origine o d’adozione poco importa, che ben ci restituiscono la cifra e il temperamento sbarazzino del pisano “uso alle cose di mondo”.
Un piccolo omaggio, talvolta irriverente, talvolta perfino melanconico, al vernacolo pisano, senza la pretesa filologica di sviscerarne gli aspetti linguistici, ma col solo scopo d’ingannare la noia e di farci sorridere.
Autore
Stefano Renzoni ha insegnato per molti anni in alcuni istituti scolastici cittadini, e da molti anni è consulente della Fondazione Pisa.
Storico dell’arte, s’interessa principalmente, ma non esclusivamente, di arte pisana e toscana tra Settecento e Novecento, organizzando anche delle mostre.