Il poeta Stefano Guglielmin dialoga con Nadia Chiaverini e Giacomo Cerrai sulla genesi della sua ultima opera poetica, “Un regno di ciechi senza doni”.
Nel libro l’autore persegue quattro fili intrecciati: la trama dell’Amleto shakespeariano, il fare teatro nei suoi elementi fisici e simbolici, il metapoietico e il dato biografico. Al centro dell’intreccio c’è la Storia, con le sue ossessioni: il potere, l’identità, la famiglia, il libero arbitrio, la figura femminile.
L’autore non cerca la meraviglia o il gesto di rottura con il canone, ogni testo porta con sé l’esperienza tragica del vivere, ma la sua poesia usa leve stilisticamente sperimentali, sia per centrare meglio l’oggetto del discorso e sia per una vocazione al dialogo postmoderno, di matrice filosofica, con la tradizione, che da sempre accompagna la sua scrittura.
Poeta e filosofo, Stefano Guglielmin risiede a Schio dove insegna lettere al liceo artistico. E’ membro della società filosofica italiana e fa parte della redazione di Anterem Edizioni. Gestisce il blog sulla poesia italiana contemporanea Blanc de ta nuque. Suoi saggi e poesie sono usciti su numerose riviste italiane, estere e su siti web. E’ intervenuto a Pisa nel luglio 2022 alla rassegna Un fiume di libri in Piazza Cavallotti con il precedente libro di poesie “Dispositivi”.
Guglielmin ha pubblicato le sillogi Fascinose estroversioni (Quaderni del gruppo “Fara”, 1985), Logoshima (Firenze Libri, 1988), come a beato confine (Book editore, 2003), La distanza immedicata / the immedicate rift (Le Voci della Luna, 2006), C’è bufera dentro la madre (L’arcolaio, 2010), Le volpi gridano in giardino (CFR Edizioni, 2013), Maybe it’s raining. Poems 1985-2014 (Chelsea Editions, 2014), Ciao cari (La Vita Felice, 2016) e i saggi Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento (Anterem, 2001), Senza riparo. Poesia e finitezza (La Vita Felice, 2009), Uno sguardo (dalla rete) sulla poesia italiana contemporanea voll. 1 e 2 (Le Voci della Luna, 2011, Dot.com Press 2016) Le vie del ritorno. Letteratura, pensiero, caducità (Moretti&Vitali, 2014) e La lingua visitata dalla neve. Scrivere poesia oggi (Aracne editrice, 2019).
Ha pubblicato anche racconti; l’ultimo in AA.VV., L’occhio di vetro. Racconti del Realismo terminale, a cura di D. M. Pegorari (Mursia 2020).
È stato tradotto in inglese, spagnolo e bulgaro.