Descrizione
Questo libro è un viaggio che dura un anno. Racconta la storia di una parte rilevante del rapporto fra politica e musica nel corso del 1980, quando, forse per la prima volta in maniera organica, la politica si è occupata della musica e dei concerti. Il tema centrale è costituito proprio dai concerti degli artisti internazionali, che in quell’anno ritornarono in Italia, e di quelli italiani, a cominciare dai cantautori. Da allora, e per almeno una decina di anni, i concerti della musica “pop” sono stati utilizzati dalla politica per cercare consensi nuovi, soprattutto tra i giovani. Tale sforzo ha finito per rendere la politica stessa dipendente da una spettacolarizzazione destinata a restare nel tempo.