Descrizione
Introduzione e prefazione di Pietro Gibellini. Note di Maria Belponer. Alcyone, pubblicato nel 1903, è il terzo libro delle Laudi, incompiuto ciclo poetico di D’Annunzio formato da cinque raccolte di liriche dedicate alle Pleiadi, le mitiche fanciulle trasformate in stelle che ritmano il tempo degli umani: una laudatio del creato senza creatore ispirata da un sentimento panteistico della natura. Dopo l’avventura ellenica di Maia che trasfigura un viaggio in Grecia dell’autore nella celebrazione di un’Ellade senza tempo, e dopo l’esaltazione di eroi immortali in Elettra, ad Alcyone sono affidate le lodi della terra e del cielo. Vertice poetico dell’intero ciclo, l’opera narra la parabola di un’estate in Versilia in cui si inscrivono l’elogio pagano della natura e la metamorfosi dell’uomo nel paesaggio e nel mito. Nelle liriche che compongono la raccolta il canto si libera in pura musica sensuale, fatta di atmosfera e sensazioni: dalle suggestioni simboliste della Sera fiesolana all’inebriante simbiosi di umano e vegetale della Pioggia nel pineto, ai nostalgici accenti dei Sogni di terre lontane.