Descrizione
Di Renato Solmi, saggista e traduttore di Adorno (Minima moralia, 1954), Benjamin (Angelus Novus, 1962), nonché di Marcuse, Anders, Lukács, finora non erano note traduzioni di poesia, con l’importante eccezione dell’Abicì della guerra di Brecht (1975). Nei suoi ultimi anni, tuttavia, egli si dedicò a lungo e intensamente ad autori particolarmente amati come Goethe e Hölderlin; e a Emily Dickinson, di cui tradusse l’intera opera poetica. Le versioni qui presentate sono una selezione d’autore da quel vasto corpus di testi, tra i vertici della lirica di ogni tempo. Omaggio e riconoscimento, “saggio” e insieme testimonianza di un incontro a distanza eppure ravvicinato, nel segno di una familiarità profonda, le personalissime traduzioni di Renato Solmi appartengono di diritto a una tradizione insigne che tra i suoi campioni più significativi non a caso annovera, insieme a Montale, Valeri e Caproni, il padre Sergio Solmi.