Descrizione
Alla corte di Didone Enea narra la caduta di Troia e la sua fuga dalla città in fiamme con il padre Anchise, il figlio Ascanio e una schiera di seguaci. È un racconto dalle implicazioni delicate: Enea deve spiegare come sia potuto accadere che i Troiani siano stati tanto malaccorti da essersi lasciati ingannare dallo stratagemma del Cavallo di legno, e soprattutto perché lui, il valoroso Enea, abbia preferito affrontare una fuga potenzialmente vergognosa invece di andare incontro a una nobile morte in battaglia. Nelle parole dell’eroe si intrecciano pathos e autodifesa, mentre Virgilio, nella molteplicità delle varianti esistenti, seleziona la sua versione degli eventi della notte fatale di Troia.