Descrizione
«Non si tratta del catalogo del Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, ma di una introduzione ragionata all’illustre contenitore ed al suo altrettanto illustre contenuto d’arte, quali entrambi si presentano dopo i recenti lavori di riallestimento. Il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa ha infatti riaperto le sue porte nell’ottobre 2019 per cadere di lì a poco vittima della pandemia che da oltre due anni ci perseguita. Già in quell’occasione si pensò ad un volume di accompagnamento, che per gli stessi impedimenti di carattere sanitario ha avuto il ritardo che ben conosciamo. L’uscita di un tale volume quando la realtà museale che è chiamato ad illustrare compie ormai tre anni potrà sembrare forzata e non necessaria a chi vede le cose dal di fuori. A chi le vede dal di dentro, essa è apparsa invece come una sorta di agognato ancorché travagliato ricongiungimento tra una complessa operazione museale ed il corale lavoro di ricerca che le sta dietro. Il libro prende l’avvio da due distinti saggi di carattere storico-istituzionale. Mentre il primo delinea origini, sviluppi e situazione attuale dell’ente da cui il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa prende il nome, il secondo ricorda al visitatore/lettore che anche la recentissima realtà culturale in cui s’accinge ad entrare affonda le sue radici nel passato ed in particolare in un esperimento museale tentato nel 1935 nel cosiddetto Palazzo dell’Opera. Il precedente diretto dell’attuale Museo dell’Opera del Duomo è però quello inaugurato nel 1986 negli stessi spazi in cui tuttora sono alloggiate le collezioni. Significativo allora che su di esso insista non solo il saggio di un ingegnere che ha avuto modo di partecipare con la sua competenza tecnica a entrambe le imprese museografiche, ma anche quello del team di architetti che s’è trovato ad intervenire ex-novo su di una situazione espositiva messa in crisi dai numerosi cambiamenti intervenuti nel frattempo. Solo dopo aver preso coscienza della densa problematica di fondo presentata in questi primi quattro saggi il visitatore/ lettore è pronto per affrontare le splendide opere d’arte che il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa mette in mostra ai due livelli principali dell’edificio storico in cui si trova.» (dall’introduzione). Presentazione di Pierfrancesco Pacini.