Descrizione
Orfana, senza un focolare, Mosca è una creatura randagia, felice solo al vento, nella natura. Komsomolka per fede nel futuro paradiso socialista vuole vivere secondo “verità e lavoro”. Puro istinto, non conosce norma né disciplina. Si accoppia con tutti gli uomini che incontra e assapora tutto quanto la vita le propone. Intorno a lei ruota l’universo maschile del romanzo. Tutti amano Mosca e vorrebbero fermarla, farla propria. Solo uno sembra riuscirci: il pensionato Komjagin, relitto della “sventurata epoca borghese”, con il quale Mosca precipiterà in un ripugnante abisso sovietico-familiare prima di fuggire ancora.