Descrizione
“… osserverei come, in tempi di internet, l’invasività dei mezzi di controllo preconizzata dallo scrittore nel 1919-20 rimanga – o torni prepotentemente attuale, specie se coniugata con la lobotomia – non dirò ‘televisiva’, ma più genericamente ‘da schermo’ – a cui tutti, chi più o chi meno, siamo sottoposti o ci sottoponiamo. (…) rimarcherei che Noi battezzato e ribattezzato più volte: antiutopia, utopia negativa, distopia o, addirittura, anti-antiutopia – conserva intatto il suo fascino di ‘ritratto futuribile’ anche qualora lo si svincoli dal contesto che gli era più cronologicamente prossimo – quello della neonata società comunista – e lo si riallacci, per esempio, a istanze di carattere fantascientifico, a noi relativamente vicine…” (Alessandro Niero)