Descrizione
In questo prezioso saggio, Desy Vanni traccia un quadro chiaro e ricco di riferimenti che spaziano dalla filosofia alla psicologia e all’arte per definire il campo d’azione del counselor. La sua opera conferisce legittimità al ruolo dell’esperto e definisce la relazione che s’instaura con il counselor-in, il suo “paziente”, oltre le dinamiche tradizionali. L’autrice si sofferma sulla complessità del concetto di “ben-essere,” sottolineando l’importanza di promuovere questo stato non solo a livello individuale ma anche sociale, un traguardo perseguito attraverso un’ampia prospettiva umanistica. Desy Vanni ci invita a esplorare una forma di collaborazione paritaria tra counselor e counselor-in, basata sulla consapevolezza delle zone d’incertezza e sui confini fluidi tra la razionalità e l’irrazionalità, tra il “dubbio” e la “follia.” Questa visione abbraccia un approccio olistico che mette in primo piano l’ascolto attivo e l’empatia, strumenti essenziali per una connessione profonda. Inoltre, ci spinge a una riflessione costante sul concetto di verità e sulla flessibilità della nostra percezione della realtà. L’autrice ci svela l’intricato percorso dell’Orfano esistenziale, dissipando le ombre sull’angoscia che lo caratterizza durante il suo itinerario di crescita.