Descrizione
“«La sentenza è un’impresa travolgente di immaginazione e ricerca metafisico-religiosa» (George Steiner). «Kafka ha saputo quello che noi abbiamo soltanto vissuto» (Franco Fortini). Scritto «tutto d’un fiato» nell’arco di una notte, tra il 22 e il 23 settembre 1912, «dopo una domenica tanto infelice da urlare», “La sentenza” è di fatto il primo vero racconto di Kafka – e quello a lui più caro, dato alla luce come in «un vero e proprio parto», in un accesso di furore creativo: «Non riuscivo quasi a estrarre da sotto la scrivania le gambe irrigidite a forza di stare seduto. Sforzo spaventoso e gioia nel vedere la storia che evolveva davanti a me come se io procedessi nell’acqua. Più volte, questa notte, ho portato il mio peso sulle spalle. Tutto si può osare … Solo così si può scrivere, solo in una simile continuità, con questa totale apertura del corpo e dell’anima». Parole eloquenti, quelle che Kafka consegnò a un suo quaderno di appunti, perché dimostrano che nella «storia» del giovane Georg Bendemann, trascinato in un fatale confronto con il padre, pulsa il nucleo magmatico, abissale, da cui è germinata l’intera sua opera letteraria. Storia che, pur innervata da «un’intima verità» (come ebbe a dire ancora Kafka), si sottrae, a dispetto dei molti esegeti, a qualsiasi interpretazione univoca, conservando qualcosa di insondabile agli occhi del suo stesso autore – come solo fanno le opere supreme della letteratura. Das Urteil (La sentenza) è apparso per la prima volta nel 1913 in «Arkadia», la rivista curata da Max Brod per l’editore Kurt Wolff di Lipsia, e in volumetto, presso lo stesso editore, nel 1916. Questa edizione, in una nuova traduzione con testo originale a fronte, è corredata di una Nota al testo di Roland Reuß, tra i massimi studiosi di Kafka. Con questo volume Palingenia prosegue la pubblicazione di tutte le opere di Kafka in ordine cronologico e in versione bilingue. Nel 2024 è apparso “Contemplazione”.