Descrizione
«Benessere e democrazia; democrazia e benessere. Questo e quella, anzi questo dentro quella: eccoli qui i termini che, entrati nella circolazione del pensiero di Pellicani, fin dalla metà degli anni Ottanta lo trasportarono su altri lidi, o per meglio dire lo fecero rientrare a pennoni spezzati nel porto antico del capitalismo; un capitalismo certo umanizzato, democratizzato, regolamentato, ma sempre di capitalismo si trattava. E come tale di cosa che doveva spegnere anche gli ultimi fuochi delle sue accensioni socialiste e autogestionarie. “Lo Stato del benessere – ammetteva – non è il socialismo”. Il tutto detto e ripetuto quando molti ancora sdottoravano di fuoriuscite, di superamenti dialettici o addirittura farneticavano di abbattimenti di un ordine di cose il cui solo torto era di non dare nel genio di un’epica grandiosa.» (Dalla Prefazione di Gaetano Pecora)