Descrizione
Questo libro riporta alla luce, a 80 anni dai tragici fatti, la memoria di una strage nazista che sebbene meno nota di quelle di Marzabotto o delle Fosse Ardeatine non fu meno atroce e odiosa anche perché vide come vittime e martiri dodici monaci inermi della Certosa di Farneta, nei pressi di Lucca, fucilati dai tedeschi nel settembre del 1944 perché nascondevano nel monastero un centinaio di perseguitati politici, partigiani ed ebrei. Fatti prigionieri dalle SS nella notte tra l’1 e il 2 settembre 1944, furono condotti prigionieri a Nocchi di Camaiore e poi a Massa, uccisi a piccoli gruppi e in diversi luoghi, tra il 7 e il 10 di quel mese insieme a 32 persone da loro accolte nel monastero. L’atteggiamento riservato dei Certosini e il conflitto interpretativo dell’evento – tra chi lo voleva “resistenziale” e chi l’intendeva come opera di carità – hanno impedito che questa storia arrivasse al grande pubblico. Accattoli ha ottenuto dall’Ordine Certosino l’autorizzazione a pubblicare un documento riservato e ha conversato con gli ultimi protagonisti dei fatti ricavandone un racconto asciutto e vivo, il più completo realizzato fino a ora, fruibile a ogni lettore. Prefazione di Ferruccio de Bortoli.