Descrizione
Un libro che racconta la trama intricata di un Paese ostaggio di una Rivoluzione degenerata ormai nella sottomissione totale di un popolo intero ai dettami di una élite autoreferenziale e disallineata al volere degli iraniani, che ha prodotto un clima di terrore e un’economia improduttiva, parassitica, basata esclusivamente sul petrolio e sulla ossessione per l’arma nucleare. Un testo che ha il pregio di concentrarsi soprattutto sulla società iraniana, riannodando quei fili di lana che a poco a poco, come recita il proverbio persiano, diventano tappeto. L’autrice, cresciuta in Iran e poi trasferitasi in italia, si distingue come una delle voci più importanti nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane e non solo.