Dialogo tra Nadia Chiaverini, poetessa, e MariStella Diotiauti, curatrice del romanzo
Beatrice Hastings (Londra 1879, Worthing 1943), conosciuta in Italia per essere stata una delle amanti di Amedeo Modigliani, in realtà, era una editrice, giornalista, scrittrice e poetessa inglese i cui scritti femministi e politici, pubblicati in periodici dell’epoca, esprimevano, con uno stile considerato allora graffiante e provocatorio, posizioni e tematiche particolarmente radicali per la sua epoca ma ancora fortemente attuali.
“Sepolcri imbiancati” fu il primo romanzo di Beatrice Hastings, pubblicato per la prima volta in otto capitoli a puntate nel 1909 sul giornale inglese d’avanguardia “The new age”, finora reperibile in italiano solo all’interno di altre raccolte ma mai in versione autonoma, può considerarsi un romanzo di formazione al femminile. E’ la storia di una giovane ingenua e sognante che sperimenterà le ipocrisie e la ferocia della società inglese di inizio Novecento dove, in materia di matrimonio, sessualità e maternità, era negata alla donna qualsiasi spazio di autodeterminazione e di libera affermazione della propria identità.